Eccoci giunti al traguardo amici miei, sembra ieri quando il caro Luigi mi trasferiva il collare e la spilla che rappresentano i simboli del Presidente di un Club Rotary ed il suo peso era e rimane grande, per condividere un progetto di service scelsi una squadra che davvero è stata preziosa nell’ascoltare e sopportare il sottoscritto, ma pronta a condividere il programma di tutto l’anno.
Il Segretario Francesco Pace sempre preciso, inappuntabile e rigoroso; il Prefetto Ida Mastrangelo fine, elegante e discreta; il Tesoriere Pasqualino Terracciano rigido custode delle finanze ma disponibile per finalità superiori ad aprire “i cordoni della borsa”; Segretario esecutivo Antonio Orsi moderato e deciso nelle sue analisi e valutazioni; il Vice presidente, nonché presidente della commissione per l’Effettivo, Michele Iannitti sempre disponibile all’ascolto, pragmatico nelle soluzioni ma fedele ai dettami rotariani; Ercole De Cesare nostro Past President, nonché Formatore di Club custode delle regole rotariane; Vittorio Folco, Presidente della commissione della Rotary Foundation, fine “soluzionatore”; Pasquale Simonelli tra i Fondatori del nostro sodalizio, Past President, Presidente Commissione Pubblico Interesse, attento osservatore dei bisogni della società e del territorio, stimolo continuo per la divulgazione della Cultura e riferimento per il Club; Raffaele Di Robbio, Past President, nonché presidente della Commissione per la azione interna, attento alla coerenza rotariana nei percorsi progettuali; Luigi Palmieri, Past President, sempre presente e pronto al dialogo; dulcis in fundo il nostro Alfonso Marra, già Past President, fino a ieri Presidente incoming, oggi Presidente effettivo per l’A.R. 2018-2019, attento e convinto nel rimarcare l’importanza di continuare un cammino lungo ventanni.
Vi ricordate il motto: “Oltre l’egoismo e l’indifferenza per servire gli altri”, esso è stato supportato dalla convinzione che davvero solo così il rotary fa la differenza.
La forza di una progettualità è rappresentata da un comune denominatore che ispira il sentire e l’operare quotidiani, la testimonianza di valori, vissuti con gli esempi e le parole ma concretizzati con i fatti.
Non potevamo che partire da un valore fondamentale per l’uomo la Pace, senza la quale non ci può essere condivisione e accettazione, ma solo divisioni e guerre.
Ma se ci riflettiamo la pace sociale ed ancora di più quella tra i popoli, si ottiene con la supremazia di un altro valore quello della Legalità, in tutti i campi di applicazione, che non deve considerarsi come il mero rispetto di norme, ma soprattutto che rappresenti il rispetto dell’individuo e dell’ambiente in cui esso vive, aborrando la sopraffazione come mezzo di supremazia.
Nella ricerca di quei valori di cui essere testimoni un ruolo centrale lo occupa la Famiglia come nucleo fondante di una comunità, in cui la accettazione di una convivenza tra diversità sociali, etniche, religiose, culturali, rappresenta certamente l’elemento di pacificazione.
In una società globalizzata in cui il profitto resta l’elemento dominante nelle scelte politiche come può un leader politico, un manager di importanti Holding, rendere equa e attenta ai bisogni delle persone la società moderna, sicuramente mirando ad una Economia solidale che preveda sì un profitto ma che non sia a scapito dell’Uomo e dell’Ambiente.
In questa virtuale catena della vita il collante è o meglio deve essere l’Amicizia, che unisce a volte fa discutere ma sicuramente consente la comune condivisione di intenti e progettualità.
In una società in cui la popolazione tende ad essere sempre più anziana le nuove generazioni non devono essere considerate una entità a se stante bensì la evoluzione del passato proiettate nel futuro, loro cercano solo comprensione e l’Amicizia tra generazioni può solo arricchire di sentimenti la vita.
In questa ottica credo che uno dei progetti di cui dobbiamo andare fieri è la costituzione del Club Interact Alto Casertano Piedimonte Matese con la loro sede nel Liceo G. Galilei di Piedimonte Matese con a capo la nostra socia Bernarda De Girolamo, di cui siamo Club padrino, nato nel momento in cui abbiamo fatto conoscere il rotary ed i suoi progetti mondiali (End Polio Now, programmi di Alfabetizzazione, portare l’acqua nei villaggi, la pace nel mondo) e che vede in Loredana Cerrone e Vivian Merola delegate del Club e in Anna de Iovanna delegata della scuola i riferimenti per i ragazzi dell’Interact a cui auguro un grande in bocca al lupo.
Quando parliamo di vita, non possiamo non mettere al centro della riflessione chi la vita la custodisce, la nutre, la protegge e la genera, la Donna. Considerarla un valore della vita significa testimoniarne ed affermarne la centralità rispetto alla vita di coppia alla famiglia, e sicuramente non in antagonismo all’uomo nei ruoli apicali bensì una risorsa considerandone le qualità distintive rispetto al sesso maschile.
Se come affermato in precedenza un collante della catena della vita deve essere considerata l’amicizia, non si può prescindere dall’intento di porre al centro dei rapporti interumani la solidarietà sociale, biologica, la bio-solidarietà, la condivisione, la reciprocità.
Umilmente ma con orgoglio credo che come club abbiamo certamente agito su quelle che sono le cinque vie di azione, indicate come linee guida del nostro operare, la azione interna con un buon affiatamento tra i soci, un aumento dell’effettivo in particolare con l’ingresso nel Club di una giovane Ingegnere ed un altrettanto buon funzionamento del Club; la azione di interesse pubblico che ha coinciso con quella internazionale partecipazione al progetto internazionale Un rotariano un albero, piantumazione di 41 lecci nello spazio circostante la Scuola media G. Vitale; l’azione professionale; e per ultimo l’azione per la gioventù costituzione dell’Interact;
In questo anno seguendo un canovaccio ben delineato abbiamo testimoniato e realizzato tanto non solo nel nostro territorio ma anche in altri ambiti, diversificando i nostri service, cercando soprattutto di non limitarsi all’evento di un giorno, che poi passa e nessuno lo ricorda, oppure che rappresenta una vetrina per soddisfare il protagonismo fine a se stesso, che sia una autocelebrazione.
Le nostre attività hanno posto le basi per una fruizione nel tempo di un bene comune che sia materiale, che sia concettuale, ma che rappresenti il futuro del nostro Club, abbiamo realizzato un concetto a cui non sempre diamo il giusto valore: La lungimiranza, che vuol dire prevedere i cambiamenti e adeguare il proprio agire con saggezza in modo disinteressato.
Nel passare il collare, la spilla al mio caro amico Alfonso Marra gli auguro di poter vivere un intenso anno di service con entusiasmo e grandi risultati, “ad maiora semper maiora”.
A voi tutti amici miei dico grazie… per avermi consentito di servire il club al di sopra di ogni interesse personale con l‘unico obiettivo di mettere a disposizione del sodalizio, del mio territorio, la mia passione, il mio entusiasmo, la mia professionalità; per avermi regalato la vostra amicizia che spero di aver ricambiato; per avermi consentito di realizzare una rete di relazioni per la realizzazione dei progetti di service in cui i soci sono stati attori principali; soprattutto per avermi fatto vivere intensamente quei valori etici che contraddistinguono uno stile Rotariano improntato al service.
Guglielmo Venditti