Parlare o scrivere di qualcuno che conosci da sempre non è affatto semplice come pensi quando decido di farlo.
Di Franco conosco tutta la storia, familiare, personale e professionale.
Grande e instancabile lavoratore prima e dopo la laurea; sempre impegnato nella Pizzeria Pepe del papà Stefano con i fratelli e da sempre animato da uno spirito innovativo, amava sognare e sognava in grande: voleva il “salto di qualità” e sacrificandosi è riuscito ad ottenerlo.
La sua caparbietà e il suo impegno costante nella ricerca e nella promozione dei sani prodotti del nostro territorio e nell’immaginare nuove ardite ricette è riuscita a produrre “Pepe in Grani” la migliore pizzeria del mondo…
Chiacchierare con lui delle “prove di Pizza”, delle enormi attuali soddisfazioni, dopo averlo ascoltato negli anni preparatori aspirare a nuove evoluzioni è sempre un piacere.
L’enorme merito è stato che le sue scelte hanno determinato un grande passo avanti per la nostra città che si è vista proiettare nel gotha della cucina, con un incremento notevole del turismo anche se solo culinario e con una visibilità mai conosciuta in precedenza.
C’è stato un grande movimento intorno ai pizzaioli che oramai vengono equiparati ai grandi cuochi blasonati e si avviano sul percorso delle star; Franco preserva per sé i titoli di panificatore e artigiano, innamorato del suo mestiere e capace di sperimentare su impasti, cotture e prodotti che hanno caratteristiche nuove ma sono comunque legati da un cordone ombelicale alla tradizione familiare e territoriale.
E’ da questa ricerca continua, dalla maestria, dalla passione e dalla grande esperienza, in parte ereditata dal papà (ricordo che ogni tanto Stefano “il polacco” mi diceva “Dottò ho fatto questa cosa nuova, assaggiatela…”) e dal nonno Ciccio che derivano la qualità e la bontà delle pizze di Franco.
L’attento studio del territorio e dei suoi prodotti lo ha portato all’impiego di materie prime sopraffine tutte prodotte e lavorate in loco, oli di certa qualità, farine biologiche… e il nostro territorio, l’Alto Casertano, ricchissimo di bontà, ha saputo collaborare con Franco offrendogli una cornucopia di prodotti da poter riscoprire e utilizzare per offrirci il risultato finale: la pizza più buona del mondo nella quale i sapori ereditati dalla tradizione e dalla famiglia si trasformano nel sapere che viene trasmesso ai tanti apprendisti che frequentano la sua pizzeria.
Per questi motivi ho voluto presentare al Consiglio Direttivo del nostro Rotary Club la proposta di conferimento della più alta onorificenza rotaryana: la Paul Harris con la motivazione “Per gli straordinari meriti acquisiti in qualità di imprenditore lungimirante e appassionato, distintosi per la capacità di promuovere la cultura del miglioramento continuo e dell’innovazione, la valorizzazione delle risorse e la diffusione delle tradizioni del nostro territorio”.
Sempre per questi motivi e per consentire ai nostri Associati di gustare la varietà e la bontà delle pizze di Franco abbiamo deciso di spostare la Conviviale al pranzo dell’ultima domenica di Novembre.
Buona Pizza a tutti.
Il Presidente
Alfonso Marra