Nell’ambito della giornata dedicata dal Rotary Club ai Beni Culturali il nostro Club, in collaborazione con il Liceo “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese ha scelto il Castello di Rupe Canina.
Il sito di Rupecanina è collocato nella Valle del Medio Volturno, tra i Comuni di sant’Angelo d’Alife e di Raviscanina, sulla sommità di un colle che raggiunge i 500 m s.l.m..
La sua costruzione si è sviluppata nell’arco temporale compreso tra il X e la prima metà del XV secolo ma la comprensione delle fasi insediative in periodo pre-normanno necessita di ulteriori studi.
Le indagini sin ora condotte hanno portato alla luce una serie di reperti ceramici e numismatici che hanno contribuito alla datazione della stratigrafia di alcuni ambienti presenti sull’area sommitale mentre il ritrovamento di un discreto numero di reperti metallici ha supportato l’ipotesi che il Castello di Rupe Canina nel Basso Medioevo avesse scambi commerciali e culturali con altre zone italiane e d’Oltralpe.
Il sito fortificato è un villaggio incastellato di origine normanna che si compone di due grandi aree: la zona sommitale e l’area del borgo.
Sull’area sommitale, una prima cinta muraria trapezoidale con una torre quadrata ed una semicircolare, racchiude il Mastio, una serie di ambienti con funzioni diverse e la Chiesa di Santa Maria oggi cappella di Santa Lucia.
All’esterno dell’area di sommità, sul versante occidentale e meridionale del colle, si estende il borgo costituito da una serie di unità abitative in muratura, una chiesa a navata unica con annesso piccolo nucleo cimiteriale e alcune cisterne, il tutto racchiuso in una cinta muraria con torri quadrate o semicircolari, poste ad intervalli regolari, che ha inglobato resti di mura megalitiche di epoca sannitica, possibile fortificazione di un abitato o recinzione di un’area sacra.
Tra il X e la prima metà dell’XI secolo nell’area sommitale era già presente un insediamento di modeste dimensioni, privo di mura difensive con semplici abitazioni in legno, capanne spesso a pianta ellittica, a vocazione produttiva per le tracce di una macina olearia.
Nel XII secolo viene edificata una prima cinta muraria di sommità a protezione del mastio, testimonianza di una presenza ormai stabile dei Normanni nel territorio.
Nel XIII secolo con Federico II si assiste ad una intensa attività edilizia nel castello: vengono definiti il perimetro sommitale che ingloba anche la cappella di Santa Lucia, l’assetto del palazzo a sud del mastio e il borgo con case in muratura.
La Chiesa di Santa Lucia ad unica navata con abside inglobata nella torre semicircolare della cinta muraria, conserva oggi nel catino absidale solo tracce di affreschi che potrebbero essere inquadrati tra la seconda metà del XII o primi anni del XIII secolo per affinità stilistiche con altre testimonianze presenti in area campano-laziale.
Il castello fu assediato e in parte distrutto nel 1437 dall’esercito del legato pontificio Vitelleschi e nel 1456 un terribile terremoto produsse ulteriori danni tali da indurre la popolazione al quasi totale abbandono del sito.
Già in precedenza il nostro Club ha supportato degli interventi ristrutturazione riguardanti la pavimentazione, la copertura, ecc..
La manifestazione, svoltasi il giorno 11 maggio, nell’Auditorium del Liceo “G. Galilei” di Piedimonte Matese è stata coinvolgente e ricca di eventi.
Gli Studenti hanno presentato i loro lavori realizzati sotto la guida dei Docenti Floriana Laveneziana, Rosolena Maresca, Giusy Ruggeri, Francesco Tarantino, Giuseppe Ronga coordinati dalla Preside nostra consocia Bernarda De Girolamo: video, power point, riproduzione di ceramiche e monete, alcuni plastici di ricostruzione del Castello.
Oggi, che sono diventate frequenti le rievocazioni storiche, con cortei in costume, spettacoli di sbandieratori ed altro, il silenzio e l’abbandono di questi luoghi hanno il fascino particolare delle memorie da ritrovare.
Ci auguriamo di riuscire nel nostro intento e di poter dire di aver reso fruibile questa struttura ricca di storia e di fascino paesaggistico.
Alfonso Marra


