“Mi sento un po’ stanco e non posso scriverti molto, tu scrivimi sempre….io penso che la storia ti piaccia,…..perchè riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi, non può non piacerti più di ogni altra cosa.”
(Lettera di Gramsci al figlio, dal carcere)
Il Rotary, come associazione umanitaria, è apolitica e pertanto gli iscritti dei vari Club non dovrebbero far parte di associazioni politiche costituzionali o, quanto meno, non parlare di politica attiva o fare propaganda politica. Ma, è nostro dovere di rotariani, in quanto associazione intesa al benessere dei cittadini, intendendo per benessere non solo la soddisfazione dei propri bisogni primari (fame, sete, salute, abbigliamento, istruzione, casa), ma anche quello spirituale, cioè sentirsi libero, uguale agli altri, esprimere la propria opinione (senza offendere le istituzioni), partecipare ai dibattiti sociali per fare opinione e stimolare chi ci governa e chi andrà al potere, di porre la massima attenzione nell’espletare le proprie funzioni di rappresentante eletto del popolo, per salvaguardare i diritti universali di tutti i cittadini (libertà, uguaglianza, fratellanza) difendendo anche l’ambiente in cui si vive, sia quello naturale sia quello creato dall’opera dell’uomo e che rappresenta lo stigma del processo evolutivo della civiltà.
Questa lunga e necessaria premessa serve a chiarire che le nostre osservazioni sulla politica che ci governa non sono intese alla propaganda elettorale per la scelta di candidati utili al Rotary, ma solo a mettere in evidenza che gli ultimi provvedimenti di legge emanati dal Ministro degli Interni, fanno rievocare nella memoria certi periodi storici che suggestionarono l’opinione pubblica degli italiani negli anni che vanno dal 1919 al 1922, in gran parte delusa dai governi del dopoguerra, e che permise la nascita e l’affermazione del partito fascista.
La valutazione politica del ventennio esula da questo articolo, ma ci preme far notare che alcune iniziative del governo in carica sono veramente preoccupanti: cito il pagamento di una multa, di alcune migliaia di Euro, per chi presta soccorso a mare agli emigranti. E’ un provvedimento grave e disumano e ricorda ciò che faceva Schindler in Germania che per salvare gli ebrei (e ne salvò diverse centinaia) pagava i tedeschi corrompendoli: gli italiani per compiere un atto umanitario e salvare da morte i naufraghi devono pagare una multa allo Stato Italiano (sic!), non a ufficiali corrotti!.
Altro episodio, ancora più grave, è ciò che è accaduto in una scuola di Palermo, dove la prof.ssa Rosa Maria dell’Aria, prossima alla pensione, è stata sospesa dall’insegnamento per 15 gg.e dimezzato lo stipendio. Come è potuto accadere?: i suoi studenti, dopo una regolare lezione di storia sul fascismo e sull’olocausto, hanno realizzato un video con il quale hanno accostato le leggi razziali del 1938 ai decreti sicurezza del ministro Salvini. L’assurdo è che il provvedimento è scattato quando al MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) è arrivato un twit nel quale si scrive che “la prof.ssa ha obbligato i quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler”. Il MIUR avvia l’indagine su questo anonimo delatore e chiede l’intervento dell’ufficio provinciale, che si attiva e sospende l’insegnante per “omesso controllo” sul video dei ragazzi, che era stato preparato per essere proiettato nell’Aula Magna in occasione della Giornata della Memoria e del Migrante.
Siamo costernati per questa decisione che limita la libertà di espressione e di interpretazione della storia, invece è stata condannata e punita perché ha urtato la suscettibilità e il modo di pensare di un ministro di un governo democratico e Costituzionale. Scrivono da tutta Italia, in coro, migliaia di insegnanti: sospendeteci tutti perché se non possiamo insegnare la storia, correndo il rischio che quando lo facciamo i ragazzi imparino ed esprimano una loro opinione, che può causare pesanti ripercussioni, che senso ha?!”. Purtroppo la storia è diventata una materia di secondo grado, e, a tal punto negletta, che si è costituita, di recente, un comitato di intellettuali e di semplici cittadini, che hanno lanciato un appello per la difesa e il progresso della ricerca storica in un momento di grave pericolo per la sopravvivenza stessa della conoscenza critica del passato e delle esperienze che la storia fornisce al presente e al futuro del Paese. La storia non insegna ad evitare gli errori, cioè è una maestra fallita, ma conserva un’utilità determinante e illuminante: dare ai fatti una prospettiva e aiutare a capire senso e valore di quanto accade.
L’allarme che nasce da queste leggi, ci deve preoccupare, ed ecco perché, noi rotariani, che ci battiamo per la pace universale e per l’affermazione dei diritti uguali per tutti gli uomini della Terra, senza distinzione di razza, di censo e di religione, siamo obbligati moralmente a stare in allerta permanente affinché le forze eversive non prendano il sopravvento e facciano precipitare l’umanità nuovamente negli abissi del male assoluto.
Pasquale Simonelli