Ad agosto ho ricevuto dal gruppo di lettura di cui faccio parte un articolo di Cacciari in cui egli esprimeva le sue opinioni in merito al degrado politico, umano, sociale, culturale in cui l’Italia è caduta negli ultimi tempi. Poiché una parte delle sue considerazioni mi sono parse coerenti con gli ideali del Rotary ho inviato al nostro club l’articolo in questione con l’avvertenza di commentarlo omettendo considerazioni politiche di partito. Così non è stato perché qualcuno forse ha visto in Cacciari solo l’uomo di sinistra (che egli critica anche aspramente), che dice cose di sinistra, e non il filosofo, l’intellettuale preoccupato della deriva che stiamo vivendo. Rifiutare in toto ciò che dice significa sottovalutare il pericolo sociale del dilagare dell’intolleranza nei confronti di tutti i diversi, dei toni sempre più arroganti e violenti. Ancora più grave è l’assuefazione a tutto ciò degli italiani “brava gente”, la indifferenza di tanti , la condivisione acritica; perciò, egli dice che si tratta di un problema culturale e bisogna partire “dalla formazione scolastica”. E’ anche un problema politico, certamente, ma non riferito alla ideologia di un partito, bensì alla politica “nella sua accezione più alta: come vivere bene in comunità, come diventare buoni cittadini, come costruire insieme una polis forte, bella, sicura, luminosa e illuminante”. Sono le parole di Enrico Galiano, un docente che spiega come fa politica in classe e come (malgrado lo si voglia impedire) continuerà a farla “spiegando al ragazzo che non deve urlare più forte e parlare sopra gli altri per farsi sentire; parlando di stelle cucite sui vestiti, di foibe, di gulag e di tutti gli altri orrori commessi nel passato… perché abbia sempre gli occhi aperti sul presente: questo è fare politica”. Parlare dei morti per mafia, per terrorismo e dei femminicidi all’ordine del giorno insegna a esprimersi correttamente spingendo i giovani a pensare con la propria testa per fare scelte consapevoli. “Il senso più profondo della scuola e della politica è quello di preparare insieme un futuro migliore”. E’ questo il vero senso di fare politica. Questi sentimenti sono avulsi dal Rotary? Mi chiedo: che significato ha la presenza del rappresentante del Rotary all’ONU?
Mena Merola Vitale
