27 settembre 2019
Celebrazione della conviviale nel Convento di Santa Maria Occorrevole
Siamo molto legati a questa nostra preziosa cornice: in segno di appartenenza ai simboli della nostra fede comune.
La tradizione continua, anche quest’anno. La nostra gratitudine, anche quest’anno, si estende e si allarga intorno, lungo le tre navate del tempio, quasi in un simbolico abbraccio ai compagni nella fede che ci hanno preceduto nella casa del Padre.
Il convivio di inizio anno rotariano è ospitato dai frati francescani, tra le sacre mura, sotto lo sguardo benevolo della Madonna con le braccia aperte. A Lei, con la celebrazione d’una messa in suffragio, abbiamo affidato le anime dei nostri defunti rotariani che, con il loro service, hanno contribuito a rendere grande il nostro Club, nella sua pluridecennale attività.
Con commozione, alla fine della messa e prima della benedizione, leggo la preghiera del rotariano.
Bella e semplicemente sconvolgente nella sua semplicità, atto di amore del rotariano in favore dell’umanità, rigetto d’ogni forma di indifferenza, di cinismo, di egoismo, di ripulsa, di falsità.
Una preghiera laica, certo, ma intrisa di fede in un fine morale superiore, benedetto dal “Dio di tutti i popoli della terra”, Dio che ci ha voluto fratelli.
Siamo grati a Padre Gennaro ed a tutta la comunità monastica di Santa Maria Occorrevole per l’ospitalità ricevuta, e per il convivio tra le mura del Sacro Convento, verso il quale abbiamo, di recente, profuso le nostre amorevoli cure, con la sistemazione dei servizi igienici ad uso dei pellegrini, lungo il viale di ingresso alla Solitudine, e con l’ampliamento, già progettato, del parcheggio attiguo all’entrata superiore del tempio.
Dalle mani dell’Assistente del Governatore, Vincenzo Megna, il nostro Club riceve l’attestato Rotary, con distinzione in oro, per l’AR 2018-19, per aver aiutato il Rotary ad ispirare le vite delle persone in tutto il mondo.
28 settembre 2019
Partecipazione, presso il Liceo Scientifico “G. Galilei”, alla cerimonia di posa della pietra d’inciampo in ricordo del giovane migrante del Mali, vittima del naufragio del 18 aprile 2015
In questa bella giornata settembrina, molto calda, in verità, il Rotary Club Alto Casertano, insieme ad Autorità politiche, religiose, amministrative e militari, è nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”. L’occasione è rappresentata dalla cerimonia, fortemente voluta dalla Dirigente scolastica Bernarda De Girolamo, di posa della pietra d’inciampo, in ricordo del giovane migrante del Mali, vittima del naufragio del 18 aprile 2015, che portò con sé la propria pagella scolastica cucita nella giacca. L’obiettivo, dichiarato, è onorare “quanti hanno creduto o credono ancora che l’istruzione e la cultura siano il vero passaporto per una vita migliore”. Gli studenti, sapientemente guidati da un team di insegnanti, fanno precedere l’apposizione della pietra d’inciampo da una rappresentazione teatrale, molto toccante, in cui affrontano il controverso tema dell’immigrazione con tutti i suoi risvolti, umanitari, sociali, culturali ed identitari.
Partecipazione al Forum distrettuale “Il patrimonio culturale” in Benevento
Nella stessa giornata del 28 settembre, partecipiamo a quest’altro importante appuntamento. Cosicchè, mentre Pasquale Simonelli, Ercole de Cesare ed io eravamo presenti al Liceo Scientifico di Piedimonte, Raffaella Di Robbio e Francesco Pace presidiavano, muniti di labaro, l’avamposto di Benevento. L’occasione è rappresentata dal Forum distrettuale “ll patrimonio culturale: risorsa strategica di sviluppo, valorizzazione e governance”, tenutosi presso il palazzo Paolo V in Corso Garibaldi.
Sono, qui, ribaditi importanti concetti.
Un’adeguata governance del patrimonio culturale permetterà una crescita economica, razionale, sostenibile, solidale e, quindi, orientata al benessere dei cittadini e della comunità. Il patrimonio artistico, culturale, ambientale, rappresenta una ricchezza non ripetibile, invidiata e godibile, capace di produrre reddito e occupazione, purchè gestito con consapevolezza e professionalità. Il “bene culturale” va elevato a valore, per divenire il fine ed il mezzo della sua stessa tutela e per creare una virtuosa sinergia tra imprenditori ed Enti pubblici. Di qui l’importanza di superare l’indole “difensiva” e di “museificazione” delle “cose d’arte” che ne ha garantito esclusivamente “la conservazione, l’integrità e la sicurezza” per giungere ad un utilizzo consapevole e imprenditoriale del bene culturale, utilizzando metodologie efficientistiche di stampo manageriale (come, qualche anno fa, si fece a Piedimonte per il complesso monumentale dell’ex Convento di San Tommaso d’Aquino che, subito dopo il restauro, venne aperto ad eventi sulla base di precise tariffe, con l’imposizione di un vincolo di destinazione d’uso dei proventi in favore del bene medesimo).
Il Rotary, insomma, attraverso questo importante Forum distrettuale, ha inteso mostrare ai soci la strategia, “alternativa e virtuosa”, da seguire per raggiungere la valorizzazione del bene culturale, affinchè ciascuno, nel proprio territorio, possa farsi parte diligente di questo cambiamento.
Continuiamo a connettere il Rotary alla cultura!
2 ottobre 2019
Dono, da parte del Rotary Club Alto Casertano, di un defibrillatore alla Società sportiva dilettantistica ASD Caiazzo
Sull’incidenza delle aritmie cardiache minacciose tra gli sportivi, geneticamente o non geneticamente mediate, siamo tutti adeguatamente informati dai social. Qualche anno fa, la vicenda, toccante, del capitano della Fiorentina, Davide Astori, ci fece riflettere sulla caducità della vita umana, accanto alla necessità, soprattutto per gli individui particolarmente impegnati in attività stressanti, di precoci diagnosi e tempestive terapie, tali da salvare, nei limiti del possibile, un numero sempre maggiore di vite umane.
Il Rotary Club Alto Casertano, nello svolgimento della propria attività di service verso le comunità di appartenenza, ha perseguito chiaramente questo obiettivo: l’anno scorso, con la donazione di un defibrillatore alla società sportiva “Virtus” di Roccaromana e, quest’anno, con una analoga donazione ad una società sportiva di Caiazzo.
A beneficiarne l’Associazione Sportiva Dilettantistica ASD Caiazzo che, nell’aula consiliare di quel Comune, alla presenza del Sindaco, Stefano Giacquinto, e di alcuni consiglieri comunali, ha ricevuto un defibrillatore, tipo Life pack express automatico, dal Presidente pro tempore del Rotary Club Alto Casertano, Attilio Costarella, in nome e per conto del Club, da sempre impegnato accanto alle istituzioni della propria comunità.
Presenti alla cerimonia, per il Rotary, oltre al Presidente Costarella, il Past-President, Alfonso Marra ed il Segretario del Club Francesco Pace; per l’ASD Caiazzo, Mario Belletta e Mauro della Rocca.
5 ottobre 2019
Partecipazione alla manifestazione sulla legalità, presso la Base Nautica “Flavio Gioia” di Gaeta, organizzata da Giustino De Iorio ed altri amici del nostro Club
Una giornata molto convulsa, questa.
Almeno per me, costretto ad una levata militare, alle cinque e trenta di mattina, per potermi trovare a Napoli tre ore più tardi. Qui, presso l’Ordine dei Medici Chirurghi, in via Riviera di Chiaia, ho dovuto partecipare ad un corso di formazione per medici tutor, nell’ambito del tirocinio pre- e post-laurea per l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico-Chirurgo e nell’ambito del corso di formazione triennale in medicina generale. Tappa obbligata quando si vuole contribuire alla formazione nel territorio delle giovani generazioni di medici: compito a me caro, per rendere più rapido il cammino della scienza.
Al ritorno, non faccio in tempo ad arrivare a Piedimonte. Cosicchè, mi fermo alla Esso di Vairano, che raggiungo navigando veloce sull’autostrada, intercettando per pochi minuti il pullman in arrivo da Piedimonte, con a bordo gli amici rotariani diretti a Gaeta.
Mi unisco volentieri a loro. Direzione Gaeta, Base Nautica “Flavio Gioia”.
Qui ci attende la giovialità di Giustino De Iorio, amico di vecchia data del nostro Club.E’ una giornata magnifica. Il mare è tranquillo. Il vento, che generalmente flagella la battigia, quasi assente. Viene ricordato anche il nostro Club tra i partecipanti. Si procede, alla presenza di alte istituzioni dello Stato, alla premiazione di alcuni esponenti delle Forze dell’Ordine che si sono particolarmente distinti in atti volti alla protezione della comunità in cui operano. Subito dopo, alla presenza degli Autori, viene presentato il libro sull’omicidio del giornalista Mino Pecorelli che, dopo decenni, non ha ancora un preciso mandante ed un esecutore certo.
Segue la cena conviviale, offerta dai gestori della base nautica. Ed è qui che Giustino De Iorio supera se stesso, mettendo a disposizione dei convenuti delle pietanze succulente. Alla serata, allietata da musiche, partecipa anche l’Assistente del Governatore, Vincenzo Megna, accompagnato dalla moglie, signora Anna.
25 ottobre 2019
Convegno dal titolo: “Vaccini si Vaccini no”
Il sottotitolo è illuminante. “Facciamo chiarezza su pregiudizi e disinformazione”.
Sui vaccini, in questi ultimi anni, si è detto tanto, anche da parte di chi, come le formazioni politiche, erano le meno titolate a farlo. Abbiamo, inermi, assistito ad una sistematica strategia della tensione che è, inevitabilmente, sfociata in fobie collettive, con il risultato finale del calo della copertura vaccinale nella popolazione. Malattie che pensavamo debellate, come il morbillo, si sono riaffacciate alla ribalta nazionale ed internazionale, mietendo giovani vittime. Ed allora, perché non dibattere, con illustri cattedratici, questo argomento di pregnante attualità anche nel nostro territorio, a beneficio della nostra comunità? La scelta è caduta subito sul Prof. Giulio Tarro, Presidente della fondazione De Beaumont Bonelli onlus per le ricerche sul cancro. Lo conosco da circa quaranta anni. Nel 1979, lo portai a Piedimonte per un convegno sulla virosi respiratoria. I bambini napoletani morivano in culla, dopo un piccolo raffreddore ed una febbricola, con segni e sintomi evidenti di bronchiolite. A Napoli si navigava nel buio circa le possibili cause. Fu il Prof. Tarro ad isolare dalle cellule dei piccoli pazienti il virus respiratorio sinciziale, agente eziologico del morbo.
Il vaccino predisposto salvò, poi, tante altre giovani vite.
Già Professore di Virologia oncologica presso l’Ateneo napoletano, Primario emerito dell’Ospedale “D. Cotugno”, è stato “figlio nella scienza” di Albert B. Sabin, scopritore del vaccino antipolio. Per primi hanno studiato l’associazione dei virus con alcuni tumori dell’uomo presso l’Università di Cincinnati, Ohio, dove G. Tarro è stato collaboratore di ricerca presso la divisione di virologia e ricerche per il cancro del Children Hospital (1965-1968) e quindi assistant professor di ricerche pediatriche del College of Medicine (1968-1969). Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e del National Cancer Institute (USA) a Frederick, Maryland, è stato antesignano della diagnosi e della terapia immunologica dei tumori e coordinatore dell’ipertermia extracorporea in pazienti con epatite C per il First Circle Medicine di Minneapolis. Grande ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti. Tra i molti ricordiamo: il premio Lenghi dell’Accademia dei Lincei, il conferimento delle medaglie d’oro da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero della Salute, diverse cittadinanze onorarie italiane e lauree honoris causa all’estero. Nel 1996 è diventato giornalista pubblicista ed è iscritto all’albo dei giornalisti; ha ricevuto la “scheda di autorità” (autore) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per le numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Presidente a vita della Fondazione de Beaumont Bonelli (DPR 3-1-78) per le ricerche sul cancro e della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, WABT (Accademia Mondiale di Tecnologie Biomediche) UNESCO. Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Philadelphia, è stato presidente della Società Consortile della Regione Campania, Centro Tecnologie e Ambiente (CCTA) e della Lega Internazionale dei Medici contro la Vivisezione (LIMAV). Negli anni 1995-98 è stato membro del Comitato Nazionale di Bioetica dalla Presidenza del Consiglio. Nominato, con decreto del Ministro della Salute 20-05-2015, Componente del Comitato Tecnico Sanitario Nazionale nella sezione Lotta contro l’AIDS. Direttore responsabile del Journal of Vaccine Research and Development, Singapore. Ha adottato il figlio Giuseppe, sposato con Antonella, dai quali è nata Giulia.
9 novembre 2019
Gita ai Musei Vaticani
Era prevista per il 19 ottobre. Ma, poi, situazioni contingenti, come uno sciopero generale ed una manifestazione politica nel centro della Città eterna, mi hanno convinto a rinviarla al 9 novembre, prima data utile libera da impegni. Quattro anni or sono, con pochi amici e parenti, mi recai, accompagnato da mia moglie Marilena, in Vaticano per una visita ai Musei supportata da una guida. Porto ancora dentro di me lo stupore per tante meravigliose opere d’arte accumulate in così poco spazio. Forse, solo la visita agli Uffizi di Firenze aveva suscitato in me tante tumultuose sensazioni e ricordato l’asserzione Kantiana del sublime che esalta, mentre la mente, provata, naufraga ed intanto s’appaga, sopraffatta da tanta bellezza. Ricordo, raggiunto il complesso del Giardino del Belvedere, l’emozione provata alla vista del gruppo scultoreo del Laocoonte ed i suoi figli, Antifate e Timbreo (mentre sono stritolati da due serpenti marini), sistemato nel cortile ottagonale delle Statue, progettato dal Bramante. Illustra l’episodio, narrato nel ciclo epico della guerra di Troia, ripreso successivamente nell’Eneide di Virgilio, in cui è descritta la vendetta di Pallade Atena, che desiderava la vittoria degli Achei, su Laocoonte, sacerdote troiano di Apollo, che cercò di opporsi all’ingresso del cavallo di Troia in città. Mai mi era stato dato di osservare un complesso marmoreo così tragicamente espressivo, che suscita commozione ed empatia nell’animo di chi guarda. Nel tentativo di liberarsi dalla stretta dei serpenti, Laocoonte richiama tutta la sua forza, manifestando con la più alta intensità drammatica la sua sofferenza fisica e spirituale. I lineamenti stravolti del suo viso e la sua corporatura massiccia si contrappongono alla fragilità dei fanciulli che, invano, implorano, impotenti, l’aiuto paterno.
Ma, i Musei Vaticani non si esauriscono con il gruppo scultoreo, seppur formidabile, del Laocoonte. Tante opere dell’ingegno umano ci attendono, sino a culminare nel vasto ciclo pittorico michelangiolesco della Cappella Sistina.
Campagna contro lo spreco alimentare
Anche quest’anno, il Rotary Club Alto Casertano porterà avanti il lodevole ed attualissimo progetto-obiettivo contro lo spreco alimentare. Supportati dal materiale didattico distrettuale e dal service di tanti amici rotariani, saremo presenti nell’Istituto Comprensivo di Alvignano, peraltro già invitati dalla Dirigente scolastica Alda Cortese, e nelle Scuole Secondarie di primo grado “Niccolò Alunno” di Alife e “Giacomo Vitale” di Piedimonte Matese.
Si stima che, ogni anno, un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo dell’uomo vada sprecato. Soprattutto nei paesi ricchi, una grande parte di cibo ancora buono viene sprecato direttamente dai consumatori. Mentre un’altra grandissima parte del cibo si spreca durante il processo di produzione degli alimenti: dalla produzione agricola alla lavorazione, alla vendita ed alla conservazione del cibo. Esistono numerose possibilità di riduzione dello spreco alimentare. Dall’investire nelle infrastrutture per la conservazione post-raccolta, all’aumentare la coscienza dei consumatori, anche grazie a tante associazioni, come la nostra, che stanno portando avanti campagne di sensibilizzazione e progetti per ridurre lo spreco. Il cibo che sta per essere sprecato può essere rediretto a sodalizi caritatevoli, che lo possono distribuire a chi ne ha bisogno. Se il cibo non è più buono per il consumo umano, può essere utilizzato come nutrimento per il bestiame, e diventare, così, un’ottima alternativa alla produzione di mangimi per gli animali. Non coltivare cibo che verrebbe successivamente sprecato resta, comunque, la soluzione migliore, che porterebbe ad una riduzione drastica delle emissioni dovute a questo fenomeno.
Questi e tanti altri spunti ancora da offrire agli alunni delle scuole coinvolte nel progetto sullo spreco alimentare, al solo scopo di sensibilizzarli al problema.
Due progetti di Club deliberati in Consiglio Direttivo su proposta di Sergio Ferrajolo e Francesco Paolo Grillo
Si tratta del progetto “Didattica solidale” e del progetto del “Punto di consulenza Rotary”.
Il primo, ispirandosi ai principi rotariani della solidarietà e del servizio, è un progetto di sostegno didattico-educativo, a titolo completamente gratuito, per minori di famiglie con disagi economici e sociali. I precipui obiettivi possono così individuarsi:
1. Contrastare il fenomeno di dispersione scolastica presente nei territori della Campania con percentuali ben superiori alla media nazionale. Secondo gli ultimi rapporti dell’Organizzazione internazionale “Save the Children”, presentati in occasione dell’VIII Atlante dell’infanzia a rischio, le disuguaglianze socio-economiche continuano a riflettersi sul rendimento degli alunni e, conseguentemente, alimentano il fenomeno della dispersione scolastica. Inoltre, uno studente di 15 anni su due (con precisione il 47%) proveniente da un contesto svantaggiato raggiunge un livello minimo di competenza in lettura otto volte più basso rispetto ad un coetaneo cresciuto in una famiglia agiata. Peraltro, è ben noto e facilmente intuibile che alla povertà economica corrisponde anche la povertà educativa che si concretizza anche nelle difficoltà di accesso, per molti bambini, ad attività culturali.
2. Contribuire a colmare le lacune individuali di apprendimento in bambini e ragazzi che non possono permettersi lezioni a pagamento né, per situazioni oggettive, sostegno nell’ambito dello stesso ambiente familiare. Prendendo spunto e riferimento da analoghe esperienze vissute in similari contesti (Fondazione A voce d’’e Creature di Don Luigi Merola, socio onorario del nostro Club, – Caritas Diocesana di Caserta), le lacune cognitive di alunni delle scuole primarie e secondarie sono, molto frequentemente, collegate all’impossibilità del sistema scolastico di curare in maniera individuale o anche più specifica per gruppi di scolari, il superamento di difficoltà, di natura semplice, all’apprendimento delle materie di studio.
Il Parroco di Vallata, don Emilio Salvatore, ha mostrato notevole interesse per questo progetto di alto valore sociale, al punto di mettere a disposizione del Rotary Club Alto Casertano alcuni locali della parrocchia.
Il secondo è un progetto per la costituzione di un punto Rotary per la consulenza per imprese micro-piccole ed Enti del terzo settore. Esso, partendo dalle profonde trasformazioni nei principi di costituzione, organizzazione, gestione sia civilistica che fiscale, dopo l’emanazione del nuovo Codice del Terzo Settore e della conseguente istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, propone di istituire presso il nostro Club un Punto di consulenza, coinvolgendo le professionalità dei Soci nel campo direzionale, fiscale, finanziario e giuridico. Lo scopo è quello di offrire un servizio- cornice di supporto nell’elaborazione della struttura societaria, nella pianificazione strategica su più anni (Business Plan), nella struttura finanziaria e nelle possibilità offerte, di volta in volta, dalle leggi nazionali e regionali in materia di sovvenzioni pubbliche. Il servizio è rivolto alle micro e piccole aziende del territorio del Club e con maggiore orientamento alle start-up, le quali, per le proprie ridotte dimensioni o, appunto, perché in fase di avvio, non possono accedere alle costose società di consulenza.
Attilio Costarella