Martedì 17 aprile si è svolto presso il comune di Cingoli (MC) un incontro tra alcuni rappresentanti del nostro club e il sindaco con una sua delegazione. Motivo dell’incontro è stata la consegna dell’assegno del valore di 10.000 euro in quanto ricavato della cena di beneficenza in favore delle vittime del terremoto organizzata dal nostro club presso la Tour d’Or in data 26 novembre 2016. Di seguito si riporta il comunicato ufficiale del comune di Cingoli più alcune foto.

E’ stata una cerimonia molto partecipata, quella che ha visto ieri i rappresentanti del Rotary Club Alto Casertano Piedimonte Matese, incontrare il sindaco Saltamartini, Il Vice Sindaco Luigi Ippolititi e l’assessore Gilberto Giannobi per depositare un assegno di 10.000 euro raccolti in segno di solidarietà e di sostegno alle popolazioni del cratere sismico del 2016, dal titolo “Un aiuto al centro per far ripartire il tempo”. I rappresentanti del prestigioso sodalizio “Il Rotary al servizio dell’umanità” Luigi Palmieri, Pasqualino Simonelli, Pasquale Terracciano, Guglielmo Venditti, Pierfrancesco Terracciano, hanno organizzato una serata di gala il 26/11/2016 nella città di Calvisi (Caserta) il cui ricavato 10.000 euro è stato versato ieri nelle mani del ragioniere del Comune di Cingoli, per un intervento sulla storica fontana del Maltempo lungo Corso Garibaldi. Durante l’incontro gli studenti dell’Istituto Alberghiero hanno proposto un piccolo buffet per sottolineare l’importanza che in Italia ha assunto i principi di solidarietà e di sostegno alle popolazioni, che in vario modo sono state colpite da calamità naturali ed da altri tragici infortuni.
Il Comune di Cingoli impiegherà la somma donata per la sistemazione della fontana del Maltempo che è stata danneggiata dal Sisma del 2016 insieme ai palazzi adiacenti, tutti dichiarati inagibili o parzialmente inagibili. La Fonte di Maltempo: elegante fontana pubblica rinascimentale, sita a metà dell’arteria principale della città, l’attuale Corso Garibaldi, in un esiguo slargo all’ombra dell’edificio della ex chiesa di Santa Maria in Val Verde.
Già citata con tale nome nel 1513, fu restaurata nella forma attuale nel 1568 per mano della bottega dei Lombardi, allievi del Sansovino. L’enigmatica simbologia del motivo centrale (che presenta e allude anche agli elementi dello stemma comunale: il Cervo e l’Albero), in parte mutato nel tempo per restauri successivi, ne fa uno dei più affascinanti e suggestivi esempi di arte rinascimentale cingolana e non solo. La Fonte, una delle architetture d’arte più rappresentative del “Balcone delle Marche” è legata all’altrettanto enigmatico adagio, trasmesso dalla tradizione orale e letteraria: “Chi beve alla Fontana di Maltempo, torna a Cingoli ogni tanto tempo”.